© Ordine dei Farmacisti di Roma
ANNO II, n. 142
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24 luglio 2013
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Federfarma Pistoia, convegno sulla farmacia-risorsa.
E il ministro Lorenzin plaude al progetto PharmaCare
Roma, 24 luglio - "Non posso che dare il mio plauso a tale iniziativa e alla centralità che il Progetto Pharmacare attribuisce alla capacità professionale delle farmacie di essere vicine i bisogni della popolazione in generale e a quelli dei malati in particolare."
Sono le parole che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha voluto indirizzare alla presidente di Federfarma Pistoia, Sandra Palandri (nella foto), a proposito del progetto Pharmacare attivato sperimentalmente nella città toscana a seguito di un accordo con l'azienda sanitaria provinciale.
"L'esigenza di rispondere a una domanda di assistenza sempre più complessa, di cui è portatrice una popolazione segnata da una intensa fragilità e da una multicronicità difficilmente 'governabile', ci spinge a ottimizzare le risorse disponibili" scrive ancora il ministro alla presidente Palandri, a commento dell'iniziativa dell'associazione dei titolari pistoiesi, sostenuta anche dall'Ordine professionale della provincia. "Sono convinta che nell'attuale contesto epidemiologico debba essere valorizzato il ruolo delle farmacie e debba essere realizzata la loro integrazione nel processo di territorializzazione. Si fa sempre più pressante, infatti, l'esigenza - avvalorata anche da diversi interventi normativi in tal senso - di identificare il 'sistema farmacia' quale soggetto erogatore di nuovi servizi di valenza socio-sanitaria come l'assistenza domiciliare, screening, la presa in carico di pazienti cronici per monitorare le terapie."
"Puntare a trasformare la farmacia in uno snodo fondamentale del sistema sanitario offre indubbi vantaggi sia agli utenti sia al Ssn che in questo modo potrà utilizzare al meglio le risorse umane ed economiche di cui dispone e rispondere in maniera più efficiente alla domanda di salute dei cittadini" conclude Lorenzin nel suo messaggio, che la presidente Palandri ha letto ieri sera, all'inizio della tavola rotonda organizzata a Pistoia per approfondire il tema "Nuova farmacia, una risorsa per il futuro", declinato soprattutto nell'ottica della pharmaceutical care.
Un incontro pieno di stimoli, che ha ruotato sui risultati delle sperimentazioni del progetto Mur (Medicine Use Review) promosso dalla Fofi, illustrati dal coordinatore dell'iniziativa, Andrea Manfrin, lecturer della Medway School of Phamarcy dell'Università del Kent. I dati sono estremamente significativi e basta quello relativo alla mancata aderenza alla terapia - che si registra nel 45% dei pazienti, in prevalenza maschi - per comprendere come assumere i farmaci senza rispettare scrupolosamente le prescrizioni mediche sia un serio problema sanitario ed economico, per l'aggravio dei costi prodotti in ricaduta sul Ssn.
A spezzare una lancia in favore della pharmaceutical care, e in particolare del progetto PharmaCare di Pistoia, sono intervenuti anche Riccardo Varaldo, docente dell'Università Sant'Anna di Pisa, Stefano Bartolini e Franco Vannucci, direttori rispettivamente dei servizi di Neurologia e di Pneumologia all'Asl Pt 3. Significativi, in particolare, gli interventi dei due medici, specialisti nelle patologie (Parkinson e BPCO) oggetto della sperimentazione pistoiese. Entrambi sono stati molto chiari nell'evidenziare come il problema dell'aderenza alla terapia, nelle due patologie, sia assolutamente centrale e nello spiegare che né gli specialisti né i medici di famiglia, da soli, possano farsene carico. Ben venga, dunque, l'intervento delle farmacie in programmi di integrazione interprofessionale sul territorio, come PharmaCare.
Una valutazione positiva dell'iniziativa pistoiese è venuta anche da Loredano Giorni, responsabile del Servizio farmaceutico della Regione Toscana, che ha espresso l'auspicio che la sperimentazione Pharmacare possa estendersi: "È la direzione giusta - ha detto Giorni - perché oltre a produrre indiscutibili vantaggi in termini di salute concorre a un migliore governo della spesa".
Promozione a pieni voti, dunque, per la pharmaceutical care, indicata come via obbligata per un rilancio della farmacia nella prospettiva dello sviluppo dell'assistenza di prossimità, giocando un ruolo da protagonista nella sfida dell'appropriatezza, che sarà decisiva anche in termini di sostenibilità economica.
"La sperimentazione che stiamo conducendo a Pistoia con PharmaCare" spiega Palandri "voleva e vuole essere soltanto una necessaria esplorazione delle dinamiche di integrazione interprofessionale con Asl, specialisti e medici di base finalizzata a un miglior 'governo' e impiego del farmaco sul territorio. La corretta prescrizione e la corretta assunzione dei farmaci sono un obiettivo non solo sanitario ma anche economico, che può essere raggiunto soltanto con il pieno coinvolgimento delle farmacie e dei farmacisti di comunità. Attraverso questa strada sarà possibile restituire alla farmacia di comunità la sua centralità, rafforzandone il ruolo e l'integrazione all'interno del Ssn. E ottenere anche, ne sono certa, adeguate soddisfazioni sul piano economico."
Il successo dell'incontro di ieri sera, moderato dalla giornalista de Il Sole 24 Ore Sara Todaro, e in particolare le espressioni di plauso e apprezzamento che il ministro Lorenzin ha voluto riservare al progetto PharmaCare, avranno certamente contribuito a lenire il dispiacere per la sospensione di un anno che Urtofar, il sindacato regionale dei titolari, ha comminato a Federfarma Pistoia poche settimane fa per "comportamento antisindacale". All'origine della sanzione, come si ricorderà, c'è proprio la sperimentazione avviata dalle farmacie pistoiesi, partita senza essere stata sottoposta alla preventiva approvazione di Urtofar.